Sono sempre stata una viaggiatrice, praticamente non riesco a star ferma più di un mese, devo sempre prendere un treno o un aereo per staccare un attimo.
I miei genitori per i miei vent'anni hanno deciso di regalarmi un viaggio a Londra da sola, l'emozione era tanta, una nuova città tante avventure.

Preparo la valigia carica di sogni e speranze, chissà che mi aspettavo, forse di trovare il principe Harry all'aeroporto con il cartello :WELCOME , fare colazione con la regina Elisabetta e vedere se le orecchie del principe Carlo sono vere.
Ovviamente le cose sono andate diversamente.Arrivata in aeroporto ho cercato la metro giusta e tra un "sorry" e un "Keep Right" sono arrivata a Earls Court dove c'era il mio bed and breakfast, arrivo alla reception per registrarmi e per quanto era pesante la valigia, mi faccio riconoscere e urlo: "MADONNA" (da brava italiana non potevo essere più elegante). Ma il tizio che mi doveva registrare pensa che io gli chiedessi della cantante e non sò per quale futile motivo inizia a cantare: "LIKE A VIRGIN", ora immaginate la mia faccia, no vi prego immaginatela! Perchè io mentre scrivo rido da sola.
Lascio i bagagli e inizio la mia avventura.
Come prima cosa dovevo prendere un cappuccino da Starbucks, ancora non conoscevo Instagram ma già sapevo che era basilare andare lì. Dovete sapere che con l'inglese ho qualche problemino quindi arrivo davanti alla caffetteria e c'è il fatidico dilemma: "PULL-PUSH". Sulla porta c'era scritto PUSH, quindi io con molta tranquillità tiro la porta verso di me...per esattamente 5 volte perchè non ho pensato a spingere: INGLESE 1 - FEDERICA 0 .
Mi aspettavo una settimana divertente ed è stato così, ho visitato tutti i musei , ho urlato davanti alla riproduzione del T-REX, ho girato tutta Londra, mi sono persa, ho mangiato da Pizza HUT, KFC e ho scoperto la zona di Camden Town dove si mangiano tante cose strane, insomma non potevo lamentarmi Londra mi aveva colpito di nuovo, ma ovviamente anche il giorno della partenza doveva succedere qualcosa. Arrivo all'aeroporto pronta per fare il check-in e l'hostess  decide che io non potevo partire, perchè non avevo il check-in on line, vado nel pallone!! Chiamo mia madre e mi dice che la sera prima non era riuscita a mandarmi l'email. 
E ORA?? ERO RIMASTA CON 2 STERLINE! Inizio a pensare a tremila alternative: potevo vivere in aeroporto! l'aveva fatto anche Tom Hanks in "The Terminal", era un'ottima idea! Ma mentre  fantasticavo era arrivata in mio soccorso un hostess italiana che dopo aver parlato con i miei aveva risolto tutto e mi ha fatto imbarcare. Mentre volavo sopra Londra ho capito che un'avventura così mi rimarrà impressa tutta la vita e ovviamente è da ripetere!
Chi viene con me?

Federica



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