Alessiarux un nome una conferma, com'è iniziato tutto? 
Sembra che parli di un personaggio navigato e affermato, ma dato che qualcosina sono riuscita a costruirla, posso dirti che è nato tutto per caso. 
Mi iscrissi a Instagram quando pensavo che fosse solo un'applicazione di editing di foto poi, andando avanti, sono riuscita a capirne il corretto funzionamento e quello che è il fine primario, ovvero la condivisione e l'interazione con altri utenti. 
La scelta del mio nomignolo è stata dettata da vari fattori, sicuramente il più importante è stato quello di creare qualcosa che mi rappresentasse e che mi identificasse facilmente ma che allo stesso tempo fosse originale e un po' più raro di quello che è in realtà il mio nome, Alessia Russo, decisamente troppo comune. 
Da lì ho iniziato a piazzarlo in tutti i social su cui sono presente e, perché no, ad attribuirlo anche al mio blog. 
I miei amici ormai mi prendono in giro non chiamandomi più Alessia ma "Rux" e devo dire che mi diverte perché quello che è nato come banale nickname ora mi rappresenta totalmente. 
Cosa rappresenta per te la moda?
Una domanda abbastanza complessa. 
La moda per me rappresenta un'alternativa forma d'arte, un modo attraverso il quale possiamo esprimerci personalizzando al meglio la resa. 
Amo molto la moda, ma non sono quella persona che ritiene tutto "stupendo, meraviglioso e straordinario". 
Col tempo sono riuscita a costruirmi dei gusti e delle preferenze che mi facessero attuare una selezione all'interno del selvaggio e fantastico mondo della moda. 
Fortunatamente ce n'è per tutti i gusti e per tutte le personalità e, sebbene possa sembrare un mondo restrittivo, lascia abbastanza spazio per poter prendere la propria strada e costituire il proprio stile. 

 Attraverso le tue foto si nota sempre la particolarità nel voler rappresentare al meglio  il dettaglio? Perfezionista?
Molto perfezionista e molto attenta ai dettagli. 
Quando scatto una foto sono fin troppo maniacale, mi piace che tutto sia perfetto e in sincronia, e queste sono le stesse cose che mi piace vedere anche nelle foto degli altri. 
Molti dicono che in questo modo rischio di distorcere la realtà ma a me non interessa, perché è una cosa che mi riesce così tanto facile che non mi faccio tremila problemi. 
Mi ritengo molto fortunata perché comunque ho i modi per far sì che tutto ciò mi riesca abbastanza bene. (Assolutamente non per vantarmi :P)

Quanto è importante per te il colore? 
Se ti dicessi "molto" sembrerebbe quasi una bugia. 
Sono un'amante sfegatata del nero, per quanto riguarda l'abbigliamento, ma onde evitare di sembrare un becchino al cimitero, mi piace arricchire sempre con qualche dettaglio colorato, che si tratti di una borsa, un cappotto o un accessorio. 
Ritenendomi però una persona abbastanza poliedrica, mi piace anche giocare con i colori e le cose che indosso. 
Quando mi faccio scattare qualche foto per i post outfit da mettere sul blog, cosa che mi fa alquanto vergognare anche se dalle foto non sembra, cerco sempre di trovare delle location tempestate di graffiti perché mi piace creare un filo conduttore tra ciò che indosso e ciò che mi fa da sfondo. 
Nelle foto che carico su Instagram, invece, il colore è onnipresente sotto qualsiasi forma; mi mette tanta allegria e mi infonde carica positiva. 
D'altronde lo dice anche la mia testa, o no? 

Ora la domanda sorge spontanea... Sei shopping dipendente?
Quando ho i fondi sì! 
Con questa domanda rischierei di sembrare troppo frivola e materialista, ma ammetto senza paure che fare shopping mi rilassa parecchio.
A chi non piace comprare qualcosa? Che sia una borsa, un vestito nuovo o banalmente quel nuovo shampoo della pubblicità che trasmettono ovunque? 
Come tutti, poi, ho delle manie: da sempre le cover per il mio smartphone e ultimamente i bracciali rigidi. 
Appena in un negozio vedo un bracciale rigido con qualche pietra colorata, sono già alla cassa con portafogli alla mano pronta a portarmelo a casa. 
Sfortunatamente sono un'accumulatrice compulsiva di tutto ciò che è carino ed inutile e capisco bene che ciò costituisca un grande punto a mio sfavore. 
Meglio non entrare nella mia stanza, potreste rischiare di perdervi come in un mercatino delle pulci!

Come ti vedi tra dieci anni? 
Spero migliore di adesso, sotto ogni punto di vista. 

Ultimissima domanda !!! Mi regali una tua borsa? Ahahah
Ovviamente no! 
Posso affittartela se vuoi, tanto ormai va di moda :P 
                   

@federicam92



Dopo vari studi, sono riuscita a dividere gli ascoltatori di musica in 5 tipologie.
La prima è  "IL PIAGNONE", triste per la rottura con l'ex, si rinchiude nella stanza e inizia a tirare fuori tutto il repertorio neomelodico, canzoni che non sapeva nemmeno di conoscere, ma che per qualche futile motivo lo aiutano a piangere e si immedesima in ogni singola parola, entrando così in un circolo dal quale non può più uscire. L'unico modo per aiutarlo e donare il nostro 7000permille alla categoria.
Parlare della seconda tipologia è abbastanza esilarante.
IL ROMANTICONE è quella persona così ossessionata dall'amore che la cerca in ogni singola cosa,
il suo motto è "Non c'è musica senza amore" quindi riescono a percepire tanto romanticismo anche in un pezzo dei 50cent. Quando vi imbattete in questa tipologia cambiate strada, almeno non correte il rischio di essere colpiti da una pioggia di cuori, come difesa portate un'ombrello.
La terza tipologia è "IL DISCOTECARO INCALLITO".
Quello che "andare in discoteca solo il venerdì o il sabato non gli basta", la deve avere dentro di se 7 giorni su 7, la sua macchina è una discoteca ambulante e se tu provi a dirgli; "Guarda che c'è il rischio che diventi sordo!", lui ti risponde: "Essere discotecaro è uno stile di vita non puoi capire".
L'azienda amplifon ringrazia perchè continua ad arricchirsi grazie a loro.
"IL FOMENTATO" è la quarta tipologia di ascoltatore.
Quando sente la musica si carica come Rocky Balboa prima dei suoi incontri, inizia piano piano ad agitarsi, corsetta sul posto, agita le mani e inizia a pensare alle 3000 cose da fare. Fa un grande respiro e urla:" CE LA POSSO FARE! CE LA DEVO FARE!". Usa questo suo fomento per qualsiasi azione, li dovete immaginare davanti a un lavandino pieno di piatti, con la canzone Fighter nelle orecchie che strofina alla perfezione anche una semplice tazzina.
La quinta tipologia è "LO SHOWMAN" ovvero :l'amante del palcoscenico".
Ha un repertorio così vasto che fa paura a Shazam.
Lo showman è la classica persona, che quando è a casa da solo mette la musica ad alto volume, chiude gli occhi, s'immagina davanti a un pubblico e con l'entusiasmo di un vero cantante inizia il suo concerto.
Esistono anche gli showman professionisti, mentre camminano per la città s'immaginano in un video musicale, iniziano a cantare e voi li vedete così presi dal loro momento di gloria,che preferite non accennare al fatto che una signora dal terrazzo sta lanciando un secchio d'acqua per farlo smettere.
Io mi sono rivista in alcune categorie e voi?
                                                                                                                              @federicam92

Ringrazio le mie amiche per le foto, la quarta foto è stata presa da Internet.



Creativa, divertente, spontanea, bella, innamorata... chi è Federicola?


Se dovessi classificare il livello di difficoltà di questa domanda direi: 10!
Sono una strana fanciulla, laureata in filosofia con un animo sbarazzino e socievole. Amo tante cose, forse troppe. La filosofia, la letteratura, la fotografia, la moda, il viaggiare, la cucina, l'arte...
Forse è per questo che non mi piace "de-finirmi". La verità sai qual è? È che ancora non so chi sia Federicola ma ogni giorno cerco di scoprirlo.



Da dove nasce la tua passione per la fotografia?

Da piccolina ho sempre amato il fatto di catturare i momenti; mi piaceva tantissimo quando papà faceva foto o filmava. Viaggi,compleanni,feste, vacanze al mare... la cosa bella era riaprire il cassetto con le mille foto e rivivere tutti quei momenti, semplicemente guardandoli. Non so perché mi sia appassionata alla fotografia, so che mi sono ritrovata già innamorata e allora ho deciso di curarla e portarla sempre con me. Si può vivere solo una volta ma con la fotografia è come se potessi rivivere vite mie e altrui mille e mille volte. 

In ogni foto mostri idee uniche, difficili da riproporre. Come fai ? sei sempre stata così fantasiosa?



Sin da piccola sono sempre stata un terremoto, volevo sempre fare tremila cose. Diciamo che sono sempre stata propositiva e alla ricerca di novità. Crescendo ho scoperto che una delle cose che smuove di più la mia fantasia e il mio spirito è la Bellezza. Se c'è un Dio è la Bellezza. Ma non la bellezza come si intende banalmente. La bellezza è quel momento di silenzio in cui puoi sentire il suono della pioggia alla finestra, o vedere il moto delle onde in riva al mare, o ancora una poesia sussurrata a bassa voce. La bellezza è quell'attimo di sublime che ti fa restare senza parole o che semplicemente ti delizia. Lo so, ora sono troppo filosofica ( e prolissa soprattutto, che è un bruttissimo difetto) ma in fondo tutte le mie idee vengono da questa corsa continua alla ricerca del Bello. (E naturalmente la moda ci fa capolino perché se lo merita ) 

Newyork addicted" , che cosa ti ha colpito di questa città?



La storia è un po' lunga ma la farò il più breve possibile. Diciamo che sono solare e pimpante ma la mia vita non è stata rose e viole: ho avuto ed ho dei problemi di salute e nel 2011 ho dovuto sottopormi ad una pesante operazione. Un riassunto? Uscire ed entrare dagli ospedali. Sempre. A New York non volevo nemmeno andarci (pensa tu) ma alla fine il Capodanno 2012 ero lì, a vivermi la Grande Mela. New York è una città fantastica in cui respiri energia e libert. New York è il sogno americano, il centro del mondo, la vita. Per me è stato il viaggio della rinascita, il viaggio della rivincita. New York mi ha fatto capire che bisogna andare avanti sempre e comunque. E da lì è cominciata la nostra storia d'amore e poco dopo sono dovuta tornare a trovarla. D'estate però. Forse tra poco mi rivedrà di nuovo, perché ne sono totalmente dipendente! 


Sono innamorata delle tue tazze, ti va di mostrare le tue creazioni e di parlarne? 



Ma certo! È tutto nato per caso, volevo fare un pensierino speciale al mio ragazzo e creare qualcosa di diverso, solo nostro. Così ho disegnato e scritto su delle tazze bianche e pian piano ho visto che personalizzare la propria cup non era un desiderio solo mio. Sono nate così le #federicolacups. Una cosa che naturalmente mi inorgoglisce è il fatto che sia un'idea unica ed originale. Mi sono buttata nell'handmade: tanto lavoro ma le soddisfazioni ripagano tutto, insieme ai pensieri carinissimi e speciali di tutti i clienti ❤️




Ho notato che nella maggior parte delle tue foto domina un colore ( posso anche sbagliarmi) cosa significa per te il bianco?


Credo che ogni foto sia una storia da raccontare e come in ogni libro prima di imprimere l'inchiostro vi è la pagina bianca. Solo con il colore prende vita e può esprimere il suo senso e la sua bellezza. Instagram è come un grande libro in cui racconto e nello stesso tempo compio il mio viaggio alla ricerca della bellezza. Come in ogni libro ci sono tanti personaggi ed io sono felice che l'interazione che instagram permette ne inserisca sempre nuovi nelle mie storie. Uno dei personaggi che ho avuto più piacere di conoscere sei sicuramente tu, Fede, e ti ringrazio di aver scelto me per questa amichevole chiacchierata. 


 Iniziamo parlando di te, chi è Sara?

Da dove nasce la passione per la fotografia?
 Sono una ragazza di vent'anni, nata e cresciuta nel sud Italia. Creativa dalla nascita, sognatrice ma con i piedi per terra. Convinta che ci siano mille modi per esprimersi, forse da qui è nata la mia passione per i tatuaggi, ma soprattutto per la fotografia. Quando vedevo qualcosa che mi piaceva, che mi emozionava, che mi colpiva, la immaginavo come sarebbe stata impressa in una fotografia,se avrebbe trasmesso le stesse emozioni. Così con i miei risparmi comprai la mia prima reflex: usata, decisamente poco moderna e con una risoluzione ridicola. Ma è ancora oggi una delle cose che mi ha reso più felice. Scattare mi rende felice.

Da quando ti seguo su Instagram ho notato quanto lavoro c'è dietro ogni foto, sei così precisa anche nella vita reale?
Da piccola ero la tipica bambina perfettina, quella che non mangiava la cioccolata con le mani per non sporcarsi, per intenderci! E credo che questa sfumatura del mio carattere sia sempre rimasta con me. Non sono una sostenitrice della perfezione, ma odio le cose fatte superficialmente. Adoro fare tutto con amore e passione, dalla semplice foto postata su instagram alla vita reale. Voglio essere sempre precisa e mettere tutta me stessa in qualsiasi cosa faccia.

Le tue fotografie mettono in risalto soprattutto due colori ( posso anche sbagliare ) il bianco e il nero? Cosa rappresentano per te questo colori? la teoria del colore il bianco e il nero rappresentano due "colori particolari" definiti anche come "non colori" perchè il bianco è la somma di tutti i colori mentre il nero ne è l'assenza totale. Sono uno l'opposto dell'altro ed, caratterialmente, io mi identifico perfettamente in essi. Essendo tonalità cosi contrastanti nella fotografia si mettono in risalto l'un l'altro. Anche quando non sono presenti il bianco e il nero cerco sempre di inserire colori che mettano in risalto cosa voglio trasmettere e su cosa voglio portare l'attenzione.

Negli ultimi mesi c'è stato un gran cambiamento nella tua vita, ti sei trasferita in Olanda, qual'è la prima cosa che ti ha colpito? Avventure divertenti? 
La prima cosa che mi ha affascinato è stata l'architettura nordica: le abitazioni così intime e accoglienti, enormi vetrate, i canali che si intersecano tra di esse. Invece la cosa che mi ha colpito vivendoci è stato proprio il "modo di vivere". Tante culture diverse nello stesso Paese, tutti sempre gentili e socievoli, passeggiare da sola senza essere squadrata da testa a piedi e prendere un cappuccino da soli è la cosa più normale del mondo.
Un aneddoto divertente? Ero in palestra, un ragazzo (presumibilmente turco) si avvicina per fare conoscenza. Ero convinta che mi avrebbe chiesto "come ti chiami?" o "da dove vieni?". Invece la prima cosa che mi ha domandato è stata "Di che religione sei? Credi in Dio? in Buddha?". Nella mia vita mai nessun ragazzo mi aveva mai fatto una domanda del genere! E' divertente vivere in una società multietnica e stare a contatto con altre religioni completamente diverse dalla propria.
 Ps: Credo proprio che la mia risposta gli ha stroncato l'opportunità di provarci con me.

Hai deciso di aprire un blog per raccontare a tutti la tua nuova esperienza, qual'è stata la molla che ha fatto scatenare questa idea? 
Ci ho ripensato mille volte prima di aprire il mio blog. Ero spaventata e tormentata da domande come "e se poi non so cosa scrivere? e se non sono brava?". La molla che gli ha dato vita è stata solo un pizzico di determinazione ed autostima: tutti abbiamo qualcosa da raccontare. Vivere a 2mila kilometri di distanza dai tuoi cari, in un paese nordico, con abitudini, usanze, culture diverse, è un'avventura che merita di essere condivisa. 
Inoltre potrò esprimere me stessa e le mie opinioni riguardo alle cose che più mi interessano e discuterne con altre persone. Aprire un blog ti da la possibilità di crescere e migliorarti.



Ultimissima domanda: c'è una stanza per me a casa tua?                                           
Prepara la valigia, ti sto già aspettando!
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               
                                                                                                                                             @Saracardi


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